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Prof. Michele del Guercio
Specialista in Angiologia
Libero professionista Angiologo, tra i primi esperti in Italia nel trattamento endo-vascolare con schiuma sclerosante delle Emorroidi, delle Varici degli arti inferiori e Diagnostica Vascolare. [...]

CELLULITE

MEDICINA ESTETICA E FLEBOLOGIA
Inquadramento

La cellulite è un disturbo essenzialmente estetico, dovuto all’accumulo di grasso negli strati sottocutanei e alla ritenzione idrica. È basata fondamentalmente sull’alterazione della microcircolazione, che successivamente determina un’alterazione delle funzioni metaboliche del tessuto adiposo.

Questi disturbi generano l’aspetto delle pelle a “buccia d’arancia”.
La cellulite presenta una differente localizzazione negli uomini e nelle donne. Mentre nei primi risulta più accentuata soprattutto nella zona addominale con la formazione della cosiddetta “pancetta”, nei secondi è più localizzata, per un motivo strettamente ormonale, agli arti inferiori e a livello dei fianchi.
Recentissimamente, per ridurre ed eliminare la cellulite, si è particolarmente diffuso l’impiego della cavitazione.

 

Carbossiterapia

La carbossiterapia è una terapia cutanea locale, non invasiva, basata nella somministrazione di anidride carbonica allo stato gassoso a scopo terapeutico, a dosaggi e a tempi controllati con l’ausilio di uno strumento computerizzato. Il gas (CO2) viene erogato per via sottocutanea, attraverso insufflazioni di piccoli o grandi volumi, a diverse velocità di flusso, utilizzando aghi di piccolissime dimensioni (30G), già utilizzati in scleroterapia e mesoterapia
Negli anni 30, nella stazione termale di Royat (FR), la CO2 a scopo terapeutico, fu utilizzata per il trattamento delle arteriopatie obliteranti. L’azione vasomotoria della molecola, basata nell’ incremento del flusso e della pressione sanguigna, è stata pubblicata negli anni da molti autori. E’ stata anche sostenuto, un effetto "brucia grassi”, determinato da una azione sul metabolismo dei lipidi, ottenuto da un aumento della biodisponibilità dell'ossigeno, necessario per i processi di ossidazione lipidica.
Attualmente, l'anidride carbonica a scopi estetici, viene utilizzata nel trattamento della Pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (la cosiddetta "cellulite"), e nelle Adiposità localizzate agli arti inferiori. La CO2 determina un miglioramento della microangiopatia da stasi, degli accumuli di grassi e della produzione del collagene Con la carbossiterapia si ottiene un incremento dei processi ossidativi, secondari all'aumentata biodisponibilità dell'ossigeno sul microcircolo e sugli adipociti, ed all’attivazione recettoriale con scollamento sottocutaneo,
Il numero delle sedute, della durata di quindici-venti minuti circa ciascuna, varia a seconda della patologia da trattare (in media 10 sedute); il ciclo deve essere ripetuto una volta al mese.
E' importante ricordare che l'anidride carbonica non è tossica, essendo prodotta normalmente dalle cellule del nostro organismo.
Gli unici effetti collaterali che la terapia può dare (lieve dolore locale, ecchimosi, leggero crepitio sottocutaneo) sono minimi e si risolvono spontaneamente in breve tempo.
Si deve infine ricordare che la Carbossiterapia è controndicata:
nella Insufficienza respiratoria grave, nella insufficienza cardiaca, renale ed epatica nella anemia grave, in gravidanza, nei pazienti in trattamento con acetazolamide diclofosfamide o inibitori dell’anidrasi carbonica.


CAVITAZIONE e RADIOFREQUENZA

Recentissimamente, per ridurre ed eliminare la cellulite, si è particolarmente diffuso l’impiego della cavitazione .

La cavitazione, in medicina, consta esclusivamente di una spinta di ultrasuoni a bassa frequenza che determinano lo sviluppo fisico di micro bolle nel liquido interstiziale solo ed esclusivamente all’interno degli adipociti
L’apparecchiatura è dotata di un manipolo, che viene applicato sulle cute delle zone da trattare. Attraverso l’emissione di ultrasuoni a bassa frequenza (si lavora a circa 40 Khz), si ottengono delle cavità gassose all’interno degli adipociti, che ne determinano il collassamento e la loro rottura.
Si è constatato che questi ultrasuoni sono in grado di determinare una marcata riduzione delle adiposità localizzate e della cellulite. Per queste sue peculiari capacità, la cavitazione è stata anche definita da alcuni come “la liposuzione senza la liposuzione”.

Inoltre l’evidente innocuità del trattamento con la cavitazione, consiste nel fatto che, indirizzando gli ultrasuoni su un tessuto muscolare senza cellulite non si ottiene alcuna alterazione di questo.
Esistono solo alcuni apparecchi (come quello utilizzato al mio studio) che riescono contemporaneamente ad eseguire anche un trattamento con la radiofrequenza.

L’effetto combinato cavitazione + radiofrequenza risulta ancore più utile nel trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate.

La radiofrequenza, si basa sulla cessione di calore sino alla profondità di 2.5 cm, con una contrazione delle fibre collagene superficiali e profonde, fino alla fascia muscolare. Si ottiene pertanto, la stimolazione dei fibroblasti e la sintesi di nuovo collagene, con evidente risultato della modificazione della tonicità dei tessuti. Si osserva inoltre un miglioramento della circolazione, con lisi dei grassi, riduzione della cellulite, ed un’azione sulla pelle che appare più liscia, tonica e giovane.
Bisogna inoltre ricordare che per ottenere un miglior risultato terapeutico, la cellulite, deve essere sempre trattata da un punto di vista medico nella sua interezza. Si deve quindi eseguire accanto ai trattamenti con Cavitazione, Radiofrequenza, linfodrenaggio manuale e pressoterapia anche, una terapia medica, dieta alimentare, e attività fisico - sportiva.


 
 
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